Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC), ossia Cooperazione Economica Asiatico-Pacifica, è un organismo nato nel 1989 allo scopo di favorire la cooperazione (o, più in generale, la crescita) economica, il libero scambio e gli investimenti nell’area asiatico-pacifica. Tale area coincide non solo con l’Asia Pacifica, ma potenzialmente con l’intero Pacific Rim.
Sede: Singapore. http://it.wikipedia.org/wiki/Asia-Pacific_Economic_Cooperation
Sono membri dell’APEC ventuno economie
Dal punto di vista del diritto internazionale l’APEC si definisce organismo e non organizzazione internazionale perché, essendo composto da economie e non da Stati, è privo di una piena personalità giuridica. Ciò spiega, fra l’altro, come mai possano farne parte contemporaneamente la Cina continentale, Hong Kong e Taiwan, ossia tre realtà che, territorialmente (secondo Pechino e secondo tutti i governi che intrattengono relazioni diplomatiche con Pechino), appartengono a un unico Stato: la Repubblica Popolare di Cina.
Approfondimento facoltativo
Economie aderenti: Australia Brunei Canada Cile Repubblica Popolare Cinese Corea del Sud Filippine Giappone Hong Kong Indonesia Malesia Messico Nuova Zelanda Papua Nuova Guinea Perù Russia Singapore Repubblica di Cina (Taiwan) Thailandia Stati Uniti Vietnam
Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC) works in three broad areas to meet the Bogor Goals of free and open trade and investment in the Asia-Pacific by 2010 for industrialized economies and 2020 for developing economies.
Known as APEC’s ‘Three Pillars’, APEC focuses on three key areas:
- Trade and Investment Liberalisation
- Business Facilitation
- Economic and Technical Cooperation
The outcomes of these three areas enable APEC Member Economies to strengthen their economies by pooling resources within the region and achieving efficiencies. Tangible benefits are also delivered to consumers in the APEC region through increased training and employment opportunities, greater choices in the marketplace, cheaper goods and services and improved access to international markets.
http://www.apec.org/About-Us/How-APEC-Operates/Scope-of-Work.aspx sito dell’APEC
North American Free Trade Agreement (NAFTA)
http://it.wikipedia.org/wiki/North_American_Free_Trade_Agreement
Accordo nordamericano per il libero scambio( nei paesi di lingua spagnola, come TLCAN (Tratado de Libre Comercio de América del Norte o più semplicemente TLC), trattato di libero scambio commerciale stipulato tra Stati Uniti, Canada e Messico e modellato sul già esistente accordo di libero commercio tra Canada e Stati Uniti (FTA), a sua volta ispirato al modello dell’Unione Europea. L’Accordo venne firmato dai Capi di Stato dei tre paesi il 17 dicembre 1992 ed entrò in vigore il 1º gennaio 1994. Il giorno stesso della firma, simbolicamente iniziava nello stato messicano del Chiapas la rivolta zapatista da parte delle popolazioni indigene che vedevano nell’accordo (anche sulla base di precedenti esperienze simili) un ulteriore mezzo volto a trasferire la ricchezza dalle zone povere del Messico verso il Canada e, soprattutto, verso gli Stati Uniti.
SCOPO: progressiva eliminazione di tutte le barriere tariffarie fra i paesi che aderiscono all’accordo.
Scopi e Obiettivi Disposizioni riguardanti il commercio
Il NAFTA stabiliva l’immediata eliminazione di dazi doganali su metà dei prodotti statunitensi diretti verso Messico e Canada e la graduale eliminazione di altri diritti doganali durante un periodo di circa 15 anni. Prevedeva inoltre la rimozione delle restrizioni fino ad allora vigenti su molte categorie di prodotti, inclusi motoveicoli, componenti di auto, computer, tessili e prodotti agricoli.
Il Trattato proteggeva i diritti di proprietà intellettuale (brevetti, diritti d’autore e marchi di fabbrica) e delineava la rimozione delle restrizioni sui flussi di investimenti tra i tre paesi. Norme riguardanti la protezione dei lavoratori e dell’ambiente furono aggiunte successivamente come risultato degli accordi supplementari firmati nel 1993.
APPROFONDIMENTO FACOLTATIVO
Questo accordo rappresentava un’espansione del precedente Canada-U.S. Free Trade Agreement (Accordo di libero scambio tra USA e Canada) del 1989. Diversamente dall’Unione europea, il NAFTA non crea un sistema di organi di governo soprannazionali e nemmeno sottopone la legislazione nazionale agli atti emanati da tali organi.
Il NAFTA è un trattato che sottostà al diritto internazionale. In base alla normativa degli Stati Uniti esso è classificato come un accordo esecutivo-congressuale piuttosto che un trattato, riflettendo il senso peculiare del termine “trattato” in base alle norme costituzionali degli USA che si differenziano da quelle degli altri Stati.
Gli scopi principali dell’Accordo sono:
- eliminare le barriere alle importazioni e facilitare il movimento intra-area di beni e servizi tra i territori delle parti;
- promuovere le condizioni di leale concorrenza nell’area di libero scambio;
- incrementare le opportunità di investimento nei territori delle parti;
- fornire protezione adeguata ed effettiva e rinforzare i diritti di proprietà intellettuale nel territorio di ogni parte;
- creare procedure efficaci per l’implementazione e l’applicazione di questo accordo, per le sue amministrazioni congiunte e per la risoluzione delle controversie;
- stabilire un quadro per una ulteriore cooperazione trilaterale, regionale e multilaterale, al fine di espandere e accrescere i benefici di questo accordo.
Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico ASEAN (Association of South-East Asian Nations)
organizzazione politica, economica e culturale di nazioni situate nel Sud-est asiatico, fondata nel 1967 con lo scopo principale di promuovere la cooperazione e l’assistenza reciproca fra gli stati membri per accelerare il progresso economico e aumentare la stabilità della regione. Le nazioni che ne fanno parte si incontrano annualmente in un vertice nel mese di novembre.
http://it.wikipedia.org/wiki/Associazione_delle_Nazioni_del_Sud-est_asiatico
EFTA Associazione europea di libero scambio
http://it.wikipedia.org/wiki/Associazione_europea_di_libero_scambio (AELS, in Italia EFTA dall’inglese European Free Trade Association), fondata il 3 maggio 1960 come alternativa per gli stati europei che non volevano, o non potevano ancora, entrare nella Comunità Economica Europea, ora Unione Europea; sede a Ginevra e uffici a Bruxelles e nel Lussemburgo; attualmente costituita da quattro stati: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.
APPROFONDIMENTO FACOLTATIVO
Storia e membri La Convenzione di Stoccolma fu firmata il 4 gennaio 1960 da sette stati: Austria, Danimarca, Norvegia, Portogallo, Svezia, Svizzera e Regno Unito. L’anno successivo, la Finlandia si associò all’EFTA, diventandone un membro a tutti gli effetti nel 1986. Nel 1970 entrò a farne parte l’Islanda e nel 1991 fu il turno del Liechtenstein. Già nel 1972 Danimarca e Regno Unito decisero però di lasciare l’Associazione, preferendole la CEE; lo stesso fecero il Portogallo nel 1985 e l’Austria, la Finlandia e la Svezia nel 1995 (nel frattempo la CEE aveva preso il nome di UE – Unione europea). Quindi l’EFTA è attualmente costituita da quattro stati: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera; ovviamente nessuno di questi fa parte dell’UE. La Convenzione di Stoccolma fu successivamente sostituita dalla Convenzione di Vaduz. Questa Convenzione stabilisce la liberalizzazione del commercio tra gli Stati Membri. Tre Membri dell’EFTA sono parte del Mercato Interno dell’Unione europea attraverso l’Accordo sullo Spazio economico europeo (European Economic Area – SEE), che è stata creata nel 1994. Il quarto paese, la Svizzera, ha optato per la conclusione di accordi bilaterali con la UE. Inoltre, gli Stati dell’EFTA hanno concluso in modo congiunto accordi di libero scambio con numerosi paesi nel mondo: nel corso degli anni sono state sottoscritte relazioni con numerosi Paesi del resto dell’Europa, ma anche con Stati americani e del bacino mediterraneo; molti di essi hanno concluso accordi di libero scambio.
Membri attuali
Stato Nome ufficiale Capitale Adesione Popolazione Area in km² PIL pro capite (PPA)
Islanda (IS) Ísland Reykjavík 1º gennaio 1970 310.000 103.000 40.277
Liechtenstein (DE) Fürstentum Liechtenstein Vaduz 1º gennaio 1991 34.247 160 25.000
Norvegia (NO) Kongeriket Norge (bokmål) / Kongeriket Noreg (nynorsk) Oslo 3 maggio 1960 4.721.600 385.155 55.600
Svizzera (DE) Schweizerische Eidgenossenschaft / (FR) Confédération suisse / (IT) Confederazione Svizzera / (RM) Confederaziun svizra
Mercosur http://it.wikipedia.org/wiki/Mercosur
Il Mercosur (dizione spagnola, Mercosul secondo la dizione portoghese) è il mercato comune dell’America meridionale.
Istituita con il Trattato di Asunción firmato il 26 marzo 1991 da Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay. Nel 1995 sono stati contestualmente aboliti i dazi doganali tra i quattro Paesi e istituita una tariffa doganale comune verso paesi terzi. L’obiettivo del Mercosur è la realizzazione di un mercato comune, anche se esistono ancora forti ostacoli protezionistici tra i vari stati e forti asimmetrie tra i vari Paesi.
APPROFONDIMENTO FACOLTATIVO
Ne fanno parte in qualità di Stati membri Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela, ma il Paraguay è stato sospeso nel 2012. Sono inoltre Stati associati la Bolivia e il Cile (dal 1996), il Perù (dal 2003), la Colombia e l’Ecuador (dal 2004). Il Venezuela è diventato membro a pieno titolo dell’organizzazione il 31 luglio 2012, dopo ben 6 anni dall’avvio del processo, che è stato rallentato dall’opposizione del Paraguay.
Esso potrebbe esser paragonato al vecchio MEC se non esistessero forti asimmetrie tra i vari Paesi; infatti se è possibile affermare che i tre maggiori Paesi del Mercato Europeo Comune erano piuttosto simili per esperienze economiche e storiche, non si può dire la stessa cosa per l’Argentina, il Brasile, l’Uruguay e il Paraguay: basti pensare che il Brasile da solo sviluppa circa il 77% del prodotto economico del gruppo, l’Argentina il 20%, l’Uruguay il 2% e il Paraguay l’1%.
Le lingue ufficiali e di lavoro sono lo spagnolo ed il portoghese.